Forse alla vigilia molti in casa Oplonti avrebbero firmato per tornare con un punto dalla insidiosa trasferta galatinese. Innanzitutto perché l'Oplonti aveva conquistato, si fa per dire, nelle precedenti quattro trasferte (tre delle quali in terra pugliese) un magrissimo bottino di zero punti e zero set vinti. La squadra torrese, inoltre, veniva da una scialba prestazione casalinga sabato scorso contro il Martina Franca che aveva lasciato amareggiato un po' tutto l'ambiente. In più, il Galatina era dato in uno splendido momento di forma con due pesanti vittorie consecutive rispettivamente in casa contro il Giotto Casoria col punteggio di 3-0 e fuori casa nel derby salentino contro l'Alessano (secondo in classifica) col punteggio di 3-2. Con queste premesse, quindi, il punto conquistato dall'Oplonti, seppur frutto di una sconfitta di misura, andrebbe salutato con moderata soddisfazione. Purtroppo però, analizzando in maniera fredda e lucida la gara, il senso di amarezza è di gran lunga predominante. I ragazzi di Mister Libraro infatti, con grandissima personalità e grinta, avevano messo sotto gli avversari fin dall'inizio vincendo nettamente il primo set con un eloquente 25-17 e arrivando ad un passo dalla conquista del secondo set trovandosi in vantaggio per 24-21 e con tre set point che valevano non solo il primo punto della gara, ma anche la possibilità di mettere decisamente in discesa la gara e gettare nello sconforto un avversario che stava subendo quasi impotente al dominio dei torresi. Poi, come già successo nella precedente trasferta contro il forte CUS Napoli, gli oplontini si sono sgretolati nel momento di piazzare la stoccata decisiva agli avversari. Due attacchi non chiusi da parte dell'Oplonti e due muri subiti senza fornire assistenza in copertura dalla difesa oplontina, hanno consentito ai padroni di casa di rimontare e chiudere il parziale al secondo set-point col punteggio di 27-25, di riportare la gara in parità ma, soprattutto, di riaprire una partita che sembrava segnata. Un colpo durissimo alla tenuta psicologica dei torresi che hanno avuto il merito di incassare bene il colpo e di combattere punto a punto anche per tutto il terzo set in cui sono stati sempre costantemente in vantaggio di uno o al massimo due punti. Ancora una volta però sul 23-23 i torresi si sono disuniti e hanno commesso errori grossolani regalando ancora una volta il parziale ed il primo punto della gara agli avversari. I ragazzi di mister Libraro non si sono abbattuti, sono rimasti uniti e concentrati nonostante la cocente perdita dei due parziali precedenti e nel quarto set hanno dominato il campo così come fatto nel primo parziale. Non a caso il punteggio finale è stato esattamente identico 25-17. Al quinto e decisivo set l'Oplonti ha cominciato male accumulando uno svantaggio di quattro punti al cambio campo (8-4). Svantaggio che ha pregiudicato un po' la seconda parte del tie-break che ha visto i padroni di casa confermare una migliore tenuta atletica (tre tie-break vinti su altrettanti giocati fino ad ora) e chiudere in scioltezza con un comodo 15-8 conquistando due punti che forse premiano oltremisura la propria prestazione odierna. Tra i padroni di casa orfani del centrale titolare Tundo si sono distinti un po' tutti, in particolare il palleggiatore Francesco Calò e l'opposto Santo Buracci, top scorer della gara. Buona anche la prestazione dello schiacciatore Francesco Incampo, leggermente al di sotto l'altra ala Antonio Anselmo. Discreta la prova dei centrali Andrea Peschiulli e Federico Giaccari. Appena sufficiente la prova del libero Stefano Codazzo. Gli oplontini tutti oltre la sufficienza. Tra i migliori il regista Mauro Longobardi e il centrale Mario Giacobelli. Buona la prova degli infortunati Sasà Ruggiero e Daniele Rea (al rientro dopo tre partite di stop). Convincente la prestazione in posto 4 di Michele Longobardi (al posto dell'infortunato Enzo Senatore) così come quella di Gennaro Comiato con cui ha condotto la staffetta. A corrente alternata le prove dell'opposto Emiliano Libraro e del libero Dario Crispo ma globalmente positive. Molto incoraggiante la prestazione di Claudio Pirozzi che si è alternato con Daniele Rea. L'Oplonti esce da questa gara con sensazioni contrastanti. Sicuramente c'è l'amara consapevolezza di aver raccolto il minimo risultato con il massimo sforzo o comunque di aver sprecato una grandissima opportunità di conquistare una vittoria, anche piena, che era nettamente alla portata dei torresi. D'altro canto si ritorna dalla Puglia con maggior fiducia nel futuro per la buona prestazione offerta, per la personalità e lo spirito di squadra dimostrati, per la coesione di gruppo e la giusta mentalità messi in campo nell'affrontare l'impegnativa trasferta. Tutto sommato una positiva iniezione di fiducia per la squadra e per tutta la dirigenza oplontina che sta sostenendo sacrifici enormi che tanto stonano con l'attuale posizione in classifica, quartultimo posto, staccati di quattro/cinque lunghezze dalle squadre che precedono. Sarà a fondamentale per gli oplontini per cercare di continuare la risalita in classifica, conquistare tre punti nella prossima sfida contro il Cicciano attualmente penultimo con due soli punti all'attivo. Una partita che non sarà affatto facile come sembra suggerire la classifica perché, prima di tutto, si tratta di un derby e poi perché negli ultimi due anni le due squadre hanno dato vita a sfide importanti e combattutissime (i play-off promozione dalla serie C alla B2 di due anni fa e le sfide salvezza nello scorso campionato di B2). Ci sarà bisogno pertanto di tutto il sostegno del pubblico oplontino per cercare di portare a casa una vittoria vitale per il prosieguo del campionato e per la conquista di una salvezza che si rivela sempre più difficile da conquistare principalmente per merito dell'elevato tasso tecnico che le squadre pugliesi militanti nel girone H (Campania e Puglia) della serie B2 Nazionale stanno dimostrando di avere.
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