Tanto rumore per nulla?

Mar, 05/04/2011 - 20:05
Siamo salve! Era questa l'agognata frase che tutte noi atlete oplontine di mister Oliva desideravamo esprimere al termine dell'ultima partita del campionato regionale serie D contro il Battipaglia e ci siamo riuscite! Domenica pomeriggio 3 aprile al Palaoplonti l'impresa si è realizzata. Quando si arriva a fine di un campionato estenuante e ti giochi tutto in una gara secca, la mente è pervasa da sensazioni contrastanti, la tristezza dell'ultimo incontro, l'emozione per una partita decisiva e la paura di giocarsi il tutto per tutto. Non ci sono prove d'appello, non puoi farti sfuggire l'occasione di confermare la permanenza in una categoria tanto cercata ai play off del campionato precedente e, perché no, l'occasione di zittire gli scettici e i detrattori che non hanno creduto in te. La partita inizia nel migliore dei modi, ci dimostriamo da subito concentratissime, consapevoli del fatto che per la salvezza bastano due set, un solo punto. Il primo set scivola via in maniera abbastanza tranquilla grazie ad una buona prova collettiva sia in attacco che in difesa. Con la salvezza ormai ad un passo subentra forse la paura di vincere che permette alle avversarie di portare a casa il secondo set. Nel terzo parziale ritroviamo fortunatamente la concentrazione iniziale, e nonostante qualche incertezza otteniamo il 25-17 che significa salvezza matematica, permanenza in serie D, l'inizio dei festeggiamenti. Ma la festa può essere completa solo se c'è la vittoria. Con i nervi più distesi e il risultato della salvezza in tasca, mister Oliva riesce anche a divertirsi e piazzare le sue genialate mescolando le carte in tavola e dando spazio alle cosiddette seconde linee. L'entusiasmo è alle stelle e questo si riflette anche in campo dove ormai riesce tutto alla perfezione Ancora un 25-17, vittoria per 3-1 nel computo dei set e finalmente può cominciare la festa. Dalla tribuna si uniscono alle atlete in campo le altre compagne di squadra, sia le infortunate che le over, per esultare tutte insieme, per fare baldoria, per gridare ce l'abbiamo fatta! Molti dei non addetti ai lavori accorsi al Palaoplonti si saranno chiesti perché tutto questo casino, perché tutto questi festeggiamenti. In fondo si tratta di una salvezza, mica si è vinto il campionato? Forse in molti non sanno che per noi oplontine questo è stato un anno molto particolare. Si comincia con una scomoda regola sulle over che costringe mister Oliva a fare delle scelte forzate. Alcune ragazze dopo poco tempo abbandonano il gruppo. Poi un susseguirsi continuo di infortuni, interventi, incomprensioni e malanni di stagione che costringono ancora il mister a scelte forzate sui ruoli, dando però la possibilità a tutte le atlete della rosa di giocare e di prendersi una piccola rivincita., Da un certo momento in poi, però, le vittorie stentano ad arrivare. A quattro partite dal termine del campionato con solo quattro punti da conquistare per la salvezza, piomba su tutte noi la scioccante scomparsa del caro Giovanni Gurgone, che complica ancor di più la strada verso la salvezza. Ma forse proprio in questo immenso dolore ci siamo ricompattate e abbiamo ritrovato lentamente l'armonia di gruppo. Un grosso incoraggiamento ci è venuto anche dalle istituzioni, nella figura del delegato allo sport di Torre Annunziata Domenico De Vito. Ci è stato vicino e ci ha sostenuto, in particolare nella fondamentale vittoria in trasferta contro il Caivano, la stessa squadra che proprio un anno fa ci aveva giocato un brutto scherzetto, eliminandoci dalla finale dei play off per la serie D. Per tutto questo, la vittoria piena di domenica pomeriggio al Palaoplonti assume un'importanza ed un valore particolare per tutte noi ragazze, protagoniste di questa difficile annata. Non sorprendetevi quindi se facciamo tanto rumore nei nostri festeggiamenti. E' l'unico modo che conosciamo per manifestare la gioia per una salvezza difficile, conquistata con la voglia di vincere, con l'amore per la pallavolo che accomuna tutte noi ragazze, con quella passione che ti avvicina a persone che forse con te hanno poco o nulla in comune, hanno età e ruoli diversi ma nei loro occhi c'è qualcosa che ti accomuna a loro, hanno quello stesso fuoco che ti arde dentro, ti rende complici, ti fa urlare, ti mette in subbuglio, ti unisce quando le difficoltà sembrano insormontabili e che, quando l'arbitro fischia il punto della vittoria, ti fa esplodere in un coacervo di gioia e di emozioni indescrivibili che riesci a leggere solo negli occhi e sul volto delle tue compagne che hanno sofferto e si sono sacrificate insieme a te in palestra, nell'abbraccio commosso del tuo allenatore. E allora lasciateci festeggiare, lasciateci fare baccano a volontà, lasciateci passare tutto questo rumore per nulla perché per un anno intero ci siamo sacrificate, abbiamo sofferto, abbiamo tenuto duro. Esattamente come recita il ritornello della nostra bellissima Malarazza, antica canzone dialettale siciliana interpretata anche dal grande Domenico Modugno. E' stata la colonna sonora di tutto il nostro campionato, l' abbiamo ascoltata con il volume a palla durante tutte le nostre partite casalinghe. Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti! E noi li abbiamo tirato fora li denti!. E ora vogliamo continuare a tirarli fora, per sorridere però, per continuare a festeggiare ed esultare tutte insieme perché ce lo meritiamo veramente!

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